Chi guadagna con l’aumento dei tassi di interesse

Chi guadagna con l’aumento dei tassi di interesse

Sono settimane che i tassi di interesse per i finanziamenti a cittadini privati e alle imprese crescono, in tutta Europa. All’inizio, la scusa di enti di credito e di banche centrali era la guerra in Ucraina, inaspettata e piena di conseguenze economiche. Ora, sei mesi dopo lo scoppio del conflitto, sembra che non ci siano più scuse. 

Le banche mondiali alzano i tassi

La Banca Centrale Europea (BCE) è uno degli istituti che continua ad alzare il costo del denaro e i tassi dei prestiti per tutti i cittadini. E, secondo il più recente Bollettino economico, questa tendenza al rialzo continuerà anche nei prossimi mesi. Addirittura fino a 75 punti a settembre 2022. Perchè?

“Perché l’inflazione seguita a essere di gran lunga troppo elevata ed è probabile che si mantenga su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo,” scrive la BCE nel Bollettino. Se prima era colpa della guerra in Ucraina, ora è colpa dell’inflazione rampante. Il potere d’acquisto delle famiglie diminuisce, l’economia è stagnante e gli investimenti rallentano. Per questo, la BCE aumenta i tassi o così giustifica le sue misure. 

Le banche mondiali alzano i tassi - di inflazione elevata

Simili misure stanno prendendo piede negli Stati Uniti. Stavolta è la Federal Reserve (FED), cioè la banca centrale americana, ad alzare i tassi per i suoi consumatori ed i prestiti in generale. I tassi sono saliti dello 0,75%, la percentuale più alta dal 2008, l’anno della crisi economica. Di nuovo, la causa citata dalla FED per questo rialzo è l’inflazione con i tassi medi che nel 2022 sono arrivati al 4,4% con un’aspettativa di arrivare al 4,6% nel 2023.

Il Giappone va controcorrente: La banca centrale del Giappone è una delle poche nel mondo a non aver alzato i tassi di interesse. Al contrario, i tassi sono fermi, a livelli davvero bassi. A volte, addirittura negativi. 

Al contrario, un’altra banca che si è unita al coro è la Bank of England (BoE), la banca centrale del Regno Unito. Nell’estate del 2022, la BoE ha annunciato il suo settimo rialzo consecutivo, di ben 50 punti. Così, i tassi di interesse sono passati dal 1,75% fino al 2,25%. Di nuovo, questa misura dovrebbe ridurre il peso dell’inflazione sull’economia. 

I profitti delle banche

Come guadagnano le banche? Senza dubbio, i finanziamenti sono una risorsa fondamentale. Una ricerca de Il Sole 24 Ore riporta che, ipotizzando un aumento di 25 punti ogni 3 mesi, i profitti delle banche potrebbero aumentare fino a 12 miliardi di euro entro giugno 2023. Invece, se l’aumento sarà di 50 punti, i profitti delle banche cresceranno di quasi 20 miliardi di euro. 

Comunque non guadagnano solo le banche centrali del mondo. Infatti, anche gli istituti di credito italiani ed europei guadagnano da queste misure. Ad esempio, gli esperti del settore stimano che, entro fino 2022, le sei maggiori banche italiane avranno un guadagno di milleduecento milioni di euro in più grazie alle misure della BCE. 

Insomma, è finita l’era del denaro che non costava niente o che aveva valori negativi, un’era che era iniziata nel 2016. 

Imparare i termini

TermineDefinizione
Costo del denaroPer i consumatori italiani, questo costo è calcolato ogni anno dalla BCE. In parole povere, è il tasso di interesse che l’utente paga quando riceve un prestito dagli istituti di credito. 
Valore Negativo Come può il costo del denaro essere negativo? In questo caso, i tassi del prestito sono negativi, con un valore inferiore all’1%. Significa che le banche chiedono agli investitori di pagare una somma invece di mettere un tasso al denaro prestato. In questo modo, i privati sono spinti ad investire. 
Tasso di interesse neutro Il risultato di una politica economica e non la decisione di una banca. 

Insomma, in questo gioco di grandi protagonisti e grandi numeri, i consumatori hanno bisogno di sempre più protezione e tutela. Tutto questo, in un’Italia che è sempre più povera.

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