L’economia durante la crisi ucraina

L’economia durante la crisi ucraina

È davvero tutta colpa della guerra in Ucraina? L’aumento dei prezzi della benzina, i rincari ai supermercati e le bollette di gas e luce che volano. Negli ultimi mesi il costo della vita è aumentato, quasi in coincidenza con la crisi tra Russia ed Ucraina. Ma è davvero tutta colpa della guerra?

L’impatto economico e finanziario della crisi nell’Est del Vecchio Continente è innegabile. La crisi ha avuto ripercussioni in tutta l’Europa e non solo politicamente. Però il prezzo più grosso continuano a pagarlo gli ucraini e la loro economia. 

La proposta della Commissione Europea

”Organizzeremo dopo l’estate una conferenza internazionale di alto livello,” ha detto la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, “Vogliamo riunire le menti più brillanti e i maggiori esperti mondiali in materia di ricostruzione e questo darà ulteriore fiducia a tutti gli investitori.”

L’impatto mondiale economico della crisi ucraina

La data ufficiale dello scoppio della guerra è il 24 febbraio 2022. Tre mesi dopo, l’impatto di questo conflitto è innegabile. Il primo segnale di avvertimento è arrivato dai mercati globali, con gli investitori che sono preoccupati, soprattutto dai numeri dell’inflazione. Per questo, molti investitori stanno vendendo azioni e i tassi di interesse si stanno alzando. Di conseguenza, le banche centrali stanno alzando i costi dei prestiti, anche dei prestiti personali. Per questo è sempre più importante usare uno strumento di simulazione prima di richiedere credito per avere tutte le informazioni importanti. 

Le banche centrali di tutto il mondo stanno cercando di correre ai ripari. I governi stanno cercando di prendere provvedimenti simili per tutelare i consumatori, come il taglio delle accise sui carburanti ed opzioni di credito flessibili. Nonostante queste misure, la Banca Mondiale ha cambiato le sue previsioni di crescita per il 2022, dal 4.1% al 3.2%. 

L’impatto mondiale economico della crisi ucraina

Cos’è e cosa fa la Banca Mondiale 

La Banca Mondiale (World Bank) è stata fondata nel 1944 e, ad oggi, vanta 172 paesi membri. Fa parte delle Nazioni Unite e la sua sede è a Washington negli USA. La sua funzione principale è ridurre la povertà nel mondo prestando denaro ai governi. Questi, a loro volta, devono usare i prestiti per iniziative come: costruzione di scuole, aumentare la produzione agricola e dare acqua pulita. 

Questa diminuzione della crescita è dovuta proprio alla guerra, dato che la Russia fornisce: 

  • Petrolio
  • Gas
  • Metalli
  • Mais
  • Fertilizzanti
  • Frumento

Insomma, tutti elementi fondamentali per la vita di ogni giorno, dall’Europa fino all’America. I prezzi del cibo sono già aumentati, questo perchè Russia ed Ucraina forniscono il 30% di esportazioni di frumento e il 65% di girasoli. Ecco quindi spiegato l’aumento di diversi tipi di olio. 

“L’economia della zona dell’euro sta rallentando,” ha detto Jari Stehn, un’economista di Goldman Sachs, a CNBC, “a causa dell’inflazione che sta avendo conseguenze sui salari e sui consumi. Tutte le difficoltà antecedenti sono state esacerbate dalla crisi ucraina.”

Le conseguenze in Italia

A sentire l’impatto non è soltanto l’Italia e tutta l’Europa. Infatti, anche le economie dei paesi in via di sviluppo stanno rallentando. I risultati potrebbero essere molto più di quelli economici. Infatti, rincari e aumenti possono causare agitazioni sociali. In più, l’economia dell’Ucraina potrebbe diminuire di quasi il 45%, mandando il paese in una baratro ancora più profondo. Lo stesso potrebbe valere per l’Italia. 

I dati ISTAT a maggio 2022

Inflazione acquisita+5,7%
Indice generale inflazione+2,5%
Aumento annuo inflazione+7,3%
Prezzi beni alimentari lavorati+6,8%
Prezzi (annuali) beni+9,7%

La fine della guerra sembra lontana e le conseguenze potrebbero continuare a peggiorare. In Italia e nel mondo. 

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